L’eugenetica è tra noi

So che il silenzio prolungato di questo blog è stata una perdita immane per la rete tutta, ma non lo farò pesare più di tanto.

Riprendo giusto per ricordare che l’eugenetica è tra noi.
Lo dimostra la notizia dei successi ottenuti da un esperimento sui topi in Maryland, con cui alcuni scienziati dicono di aver testato la possibilità di prevenire certi danni neuronali attraverso un’iniezione di sostanze "naturali neuroprotettive" direttamente nell’utero della donna incinta.

In tal modo, gli esperti affermano di prevenire almeno in parte gli effetti della sindrome di Down sul nascituro.
Questi esperti però dimenticano di dire che la predisposizione delle nascite secondo un modello stabilito è una prerogativa del nazismo.

E’ interessante notare come la sindrome di Down e l’eugenetica siano storicamente correlate:

1862: John Langdon Down descrive per la prima volta la patologia che porterà il suo nome

1865: Francis Galton scrive "Hereditary talent and character" con cui teorizza il miglioramento progressivo della razza secondo criteri che definisce biologici, sancendo la nascita dell’eugenetica contemporanea

Tanto per dare un tono di colore alla faccenda, Wikipedia dice che furono la Fondazione Rockefeller e la Massoneria di Rito Scozzese dell’Inghilterra a sostenere la riuscita dei primi esperimenti di eugenetica.

Oggi nel 2008, anno di grandi sconvolgimenti, pare che la sindrome di Down e l’eugentica tornino ad incrociarsi sui pericolosi binari che scorrono verso l’eliminazione dell’essere umano.

Sempre negli Stati Uniti, nuovi esami diagnostici e la convinzione di una parte dei medici
rischiano di aumentare la pressione sui genitori per porre fine alla
vita di questi innocenti —> pochi bambini down arrivano alla nascita

fonte notizia sugli esperimenti 1
fonte notizia sugli esperimenti 2

 

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