Archive for April, 2008

La Sinistra nel 2008. Una storia d’amore e di tenebre

Wednesday, April 16th, 2008

Anche questo blog, vista la vivace proliferazione che si è scatenata
in rete dal dopo-elezioni, vuole fornire la propria "versione dei
fatti" in merito alla scomparsa della Sinistra dalle istituzioni.

Non
ci giro tanto intorno: secondo me il nodo gordiano della questione si
trova esattamente al centro del progetto politico di Rifondazione
Comunista, cioè quello di far entrare i movimenti all’interno del
partito. E’ da almeno 7 anni, cioè da Genova 2001 in poi, che i
bertinottiani vanno ripetendo lo stesso motto: "che i movimenti entrino
nel partito!".

Come è possibile non rendersi conto che le piazze
e le istituzioni non possono essere gestite nello stesso modo? Che la
"formazione professionale" in entrambi gli ambiti ha delle
profondissime differenze? Che un agitatore di popolo nelle battaglie
parlamentari non ha alcuna possibilità di ottenere gli stessi effetti
ottenuti fra la gente comune?
Il tentativo di far combaciare questi
due aspetti è un errore madornale. Eppure la dirigenza di Rifonda non
ha mai voluto prendere in considerazione l’idea che, forse, il percorso
avviato non era così giusto come può sembrare: in molti hanno avanzato
dubbi e perplessità, ma ogni volta la risposta è stata un sorriso
beffardo misto a compassione, come di chi vuole consolare un amico che non riesce a capire "le vere
dinamiche della politica".

Io, invece, sono convinto che la
rotta da seguire sia esattamente quella opposta e cioè che il partito
si debba uniformare alle esigenze dei movimenti e limitarsi ad
appoggiare ciò che le piazze spontaneamente creano, attraverso tutta
quella serie di coperture politiche e garanzie culturali che una forza istituzionale è in
grado di offrire tramite l’attività parlamentare che gli compete.
Quindi il meccanismo deve essere quello del
dirigente che incontra il manifestante e gli chiede di cosa ha bisogno
e quali provvedimenti possano essere utili per spianargli la strada.

In fondo non è così difficile da capire. Come al solito basta dare uno sguardo alla storia per osservare meglio l’attualità.
Nel
1976 il PCI raggiunse l’apice del proprio consenso elettorale, al
termine di una lunga cavalcata che lo vide guadagnare sempre più voti a
partire dalla prima elezione repubblicana in poi. A quell’epoca, un
protagonista determinante dei movimenti era il gruppo che si faceva
chiamare "Brigate Rosse" a cui il PCI, fino a quel 1976, aveva sempre
garantito una diffusa "copertura istituzionale": forse non è un caso
che il balzo elettorale più grande del PCI (49 % dei voti alla Camera, insieme a quelli degli altri partiti della sinistra) si ebbe proprio tra il ’72 ed il ’76 cioè quando le BR
funzionavano a pieno regime. Tuttavia nel 1974 le BR vennero decapitate
(tramite l’arresto dei fondatori Curcio, Cagol e Franceschini)
diventando in poco tempo un corpo acefalo e sanguinario in balìa di qualunque forza
organizzata, perdendo la propria caratteristica di "lotta
armata contro il capitale" per diventare l’ennesima combriccola di
militanti per la "lotta armata contro i capitalisiti": una differenza
che sembra insignificante, ma invece conta parecchio. A questo punto il
PCI fu "costretto" a staccarsi progressivamente dai movimenti,
iniziando quella parabola discendente nel consenso elettorale che nel
2008 pare essere giunta al suo epilogo visto che più in basso dello zero non si può andare.

A me questa vicenda sembra
emblematica e in grado di offrire dei notevoli spunti di riflessione sui rapporti fra partito e movimenti.

Per avere sotto mano i risultati elettorali dell’Italia dal dopoguerra ad oggi e trarne le dovute conseguenze, si può visitare questa pagina di wikipedia.

S.O.S. Valle della Luna

Tuesday, April 1st, 2008
Da circa due mesi, alcune losche manovre stanno minando la purezza della Valle della Luna. Pare che l’amministrazione comunale voglia mettere mano al paesaggio, modificando alcuni tratti di sentiero con recinzioni, tavolini da picnic, telecamere di sorveglianza ed altro.
 
L’eterogenea comunità che di tanto in tanto si ritrova tra le rocce della Valle ha avviato una petizione, per chiedere che tali lavori non stravolgano l’essenza della Valle e per fare in modo che non si rivelino il solito scempio ambientale. Chiunque conosca la Valle della Luna, anche solo per sentito dire, può dare una mano firmando questa petizione e facendola girare il più possibile.
 
Qualcuno sta tentando di compromettere la ricchezza sorta in oltre 40 anni di libera autogestione: persone da tutto il mondo hanno contribuito allo sviluppo di questo fazzoletto di rocce e mare, posto sulla punta nord della Sardegna. Non possiamo permetterlo.
 
Firma la petizione per la Valle: http://www.valledellaluna.net/phpPETITION/index.php
Info:  http://valledellaluna.vagabondo.net